Le nuove generazioni, ma anche quelle appena prima dei Millennials, sono cresciute con immagini vivide in formato digitale.
La domanda che nasce spontanea (almeno in quelli che sono curiosi) è: ma come riusciamo a vedere o un video sullo schermo?
Come possiamo ingrandire ed esaminare dettagli di una fotografia o creare delle animazioni?
Grazie ai pixel
Pixel è un termine che deriva dalla fusione di due parole: Picture Element.
Questo ci aiuta già molto a comprendere cosa sia un pixel, ovvero una singola, minuscola area identificativa come elemento di un immagine.
Si comincia a parlare di pixel in un ambiente digitale a partire dalla seconda metà degli anni ’60, quando, per le televisioni dell’epoca, furono introdotti tre cannoni elettronici che sparavano tre fasci di elettroni, uno per ciascuno dei colori primari: rosso, verde e blu.
Quei cannoni più moderni permettevano la generazione di celle rettangolari o quadrate piuttosto che delle soloe linee verticali, per la formazione delle immagini sullo schermo. Di fatto ancora oggi, il pixel è di forma quadrata.
L’utilizzo dei pixel ha molte analogie con il movimento pittorico del puntinismo. Di fatti, ad ogni singolo pixel viene attribuito un colore diverso e quando vediamo l’immagine nel complesso, non riusciamo a distinguere il colore di ogni singolo pixel.
Commenti